Place Florence
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Fès
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2008
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Second place
In collaborazione con Emanuele Donadel, no_made partecipa al concorso internazionale di idee per la riqualificazione di “Place Florence”,una delle piazze più importanti della “ville nouvelle” di Fès in Marocco, e ottiene il secondo posto.
La soluzione progettuale adottata propone un impianto principale di forma quadrangolare che trae spunto dalle storiche geometrie marocchine, appartenenti al mondo delle caratteristiche ceramiche, alla tradizione dei giardini, al simbolismo religioso islamico. Il rigore formale è però decisamente “spaccato” da un taglio di storica memoria urbanistica, che idealmente e visivamente ricuce la direttrice del vecchio Boulevard.
Ed è proprio in questa profonda “cesura” che i due mondi gemellati, quello italiano e quello marocchino, si incontrano e si fondono a creare una magica atmosfera, intima ed accogliente. La centralità del corso d’acqua richiama le origini di entrambe le città: Fès nasce sulle rive del fiume Fas, così come Firenze ha il fiume Arno come corso definitore, attraversato da quei ponti che universalmente ne segnano ormai lo skyline. Le passerelle-ponte a quota della piazza, alle quali si è richiamati dalle chiome delle palme che denunciano il mondo sottostante, fanno intravedere e permettono di visitare, gustare e godere di questo mondo dall’alto, completamente “tramato” da una surreale frammistione di colorate ceramiche marocchine e maioliche fiorentine. Due scenografiche scalinate scendono al livello “ipogeo” dove, arretrate rispetto al mondo fatato intravisto dall’alto, si trova una galleria commerciale con negozi di pregio e spazi ricreativi, ad accompagnare i visibili spazi destinati alla sosta e alla meditazione, nel godimento del verde, dell’acqua, dell’ombra.
La piazza vera e propria è invece una sorta di oasi, racchiusa dall’acqua e dal “verde”. Vista dall’alto cattura un affascinante ed elaborato disegno geometrico ispirato alla trama di un arabesco islamico medioevale, in cui tasselli a stelle e “girih” intersecati tra loro, si replicano a disegnare simmetrie azzardate, pur rispondendo a precise regole matematiche e simboliche.
La maglia del disegno dà così origine agli elementi funzionali e ornamentali: oltre a creare l’ordito della pavimentazione, definisce in alzato l’arredo urbano, le sedute, le aree verdi, gli spazi liberi che potranno accogliere riti e manifestazioni.